BiogrAFIA

Medaglia d’argento, premio del pubblico e premio di musica da camera al Concours Musical International de Montréal 2024, Gabriele Strata è riconosciuto dalla critica come “Un talento dalla sensibilità straordinaria e dalla tecnica perfetta” (Il Sole 24 Ore). Già vincitore del primo premio e del premio del pubblico al Rio de Janeiro International Piano Competition nel 2023 e del XXXV Premio Venezia, nel 2021 il Teatro la Fenice gli conferisce lo storico premio “Una vita nella musica – giovani” per meriti artistici.

È regolarmente invitato nelle più importanti stagioni italiane ed internazionali, esibendosi in Sala Verdi a Milano (Società del Quartetto), Berliner Philharmonie con la Sinfonie Orchester Berlin, Wigmore Hall, Barbican Centre e Cadogan Hall a Londra, Het Concertgebouw a Amsterdam, Maison Symphonique di Montréal con Orchestre Symphonique de Montréal, St. David’s Hall di Cardiff con la Cardiff Philharmonic Orchestra, il National Centre for Performing Arts di Mumbai con la Symphony Orchestra of India, collaborando con direttori quali Umberto Benedetti Michelangeli, Xian Zhang, Roberto Tibiriçá, Baldur Brönnimann, Michael Bell, Hans Richter. 

Con un repertorio che spazia dal Barocco alla musica contemporanea, il suo recente debutto a Wigmore Hall è stato definito dalla critica come “un recital di creatività perfetta, che gli assicura a soli 23 anni il suo posto nell’intransigente mondo delle sale da concerto” (Crepuscular Musings).

La stagione 2024-2025 include tournée di recital in Cina, Brasile, Giappone, Italia, e debutti in formazione cameristica alla Konzerthaus di Berlino e Laieszhalle di Amburgo.

Sue esecuzioni sono frequentemente trasmesse su Rai Radio 3 e Sky Classica HD .

Formatosi nelle scuole pianistiche di Boris Berman e Benedetto Lupo, a soli 19 anni consegue il Master of Music e il Master of Musical Arts presso la prestigiosa Yale University, nel 2023 l’Artist Diploma presso la Guildhall School of Music di Londra e il diploma presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia a Roma ottenendo il massimo dei voti, lode e la menzione d’onore, conferita a un solo altro pianista nella storia dell’Accademia.